A soli 7 giorni dall’entrata in vigore del GDPR, Google ci delizia con l’ennesima novità sul tema.
Un po’ in sordina rispetto al clamore generato dall’impostazione sulla conservazione dei dati, ecco arrivare finalmente l’API per la cancellazione dei dati riconducibili a un determinato utenteUna delle metriche più usate in Google Analytics, e forse tra le meno comprese. La metrica utente,....
La guida all’utilizzo della nuova API è sintetica e chiara: tramite una chiamata sarà possibile richiedere a Google Analytics o Firebase la cancellazione dei dati riconducibili ad un particolare identificativo, sia esso un Client ID, uno User ID, o un Firebase instance id.
Oltre ovviamente all’identificativo univoco, sarà necessario utilizzare nella chiamata l’ID della proprietà Analytics o Firebase e un parametro datetime: Google Analytics andrà alla ricerca di tutti i dati riconducibili all’identificativo utenteUna delle metriche più usate in Google Analytics, e forse tra le meno comprese. La metrica utente,... (o client) e ne garantirà la cancellazione fino al momento della richiesta.
Appare evidente, ma Google ci tiene a precisarlo:
se lo stesso utenteUna delle metriche più usate in Google Analytics, e forse tra le meno comprese. La metrica utente,... torna sulla proprietà successivamente alla richiesta di cancellazione, i suoi dati saranno nuovamente raccolti
Nell’ottica di automatizzare completamente il processo, non è difficile immaginare l’ennesimo link/bottone da mettere a disposizione dei nostri visitatori per consentire loro un primo step verso il tanto agoniato diritto all’oblio.
Per la gioia dei nostri amati designer 🙂