Il tuo script di Google Analytics sta davvero anonimizzando l’ip? Starà raccogliendo correttamente la dimensione personalizzata che hai settato poco fa?
Vediamo di fare chiarezza sul funzionamento di Google Analytics e dare una risposta a domande apparentemente banali per i più esperti, ma importanza vitale per un Analyst alle prime armi, aiutandoci con uno strumento alla portata di tutti: il browser Chrome.
A partire dalla versione Universal, Analytics riceve hit attraverso un insieme di regole chiamato Measurement Protocol. Questo standard multi piattaforma consente di mandare ad Analytics dati grezzi sotto forma di parametri in una chiamata HTTP.
Come visualizzare i parametri collect di Analytics
- mentre visitate il vostro sito con Chrome, aprite gli strumenti per sviluppatori (F12 o CTRL+SHIFT+I), selezionate la tab “Network” e ricaricate la pagina;
- su questa tab appariranno tutte le chiamate effettuate dal vostro sito verso risorse esterne (immagini, font, librerie JavaScript e così via);
- potrebbero essere poche decine o superare il centinaio: andiamo a identificare quella (o quelle) che cominciano per “collect?v=” e apriamola con un click per ottenere una schermata simile alla seguente
i parametri collect di Google Analytics non sono altro che i dati presenti dopo
https://www.google-analytics.com/r/collect?
Sembra aramaico vero? Con un paio di scrollate all’interno della stessa tab possiamo però raggiungere una vista più rassicurante in cui i parametri sono presentati in forma di elenco 😉
Bello questo elenco, ma come possiamo sfruttare questa visualizzazione per rispondere ai nostri quesiti? Cosa possiamo capire da queste sigle apparentemente incomprensibili?
Ogni parametro racconta una storia, o meglio, una porzione del viaggio di un utenteUna delle metriche più usate in Google Analytics, e forse tra le meno comprese. La metrica utente,... sul tuo sito. Alcuni sono obbligatori, altri opzionali; ma ognuno di essi ha un preciso significato, e conoscerlo ci permette di capire se le nostre implementazioni stanno funzionando correttamente.
The Devil is in the detail
Il significato dei parametri collect
Riconoscere a memoria tutti i parametri potrebbe risultare un po’ complicato: sono al momento 123 secondo la guida ufficiale di Google!
Quasi un terzo dei parametri è utilizzato per il monitoraggio ecommerce (standard e avanzato), alcuni si occupano di mandare ad Analytics dati relativi al dispositivo utilizzato dall’utenteUna delle metriche più usate in Google Analytics, e forse tra le meno comprese. La metrica utente,..., altri ancora sono in grado di passare dei dati personalizzati alle tue dashboard (custom dimensions, custom metrics).
Per rispondere brevemente alle domande iniziali: sì, e sì.
Nel caso preso in esame sto chiedendo ad Analytics di anonimizzare l’ip dell’utenteUna delle metriche più usate in Google Analytics, e forse tra le meno comprese. La metrica utente,..., passando il parametro collect
aip: 1
– da notare che qualora non volessi anonimizzare l’ip per questa hit, basterebbe non passare il parametro –
La penultima riga
cd2: 0
invece ci dice che il valore “0” viene passato ad Analytics come custom dimension numero 2 – nello specifico ho scelto di passare 1 o 0 rispettivamente se l’utenteUna delle metriche più usate in Google Analytics, e forse tra le meno comprese. La metrica utente,... ha un’estensione di tipo AdBlock attiva o meno.
È abbastanza facile individuare la screen resolution (sr), la viewport (vp), il tracking-id della property di Analytics nella forma UA-XXXX-Y (tid) e il type (t).
Sembrava più complicato dopo la prima schermata vero? 😉